Pannelli solari termici e termici sottovuoto

L’acqua calda sanitaria per le varie necessità domestiche può essere prodotta in maniera molto proficua ed economica tramite l’installazione nell’immobile di un impianto solare termico. Stiamo parlando di un sistema in grado di attirare e catturare raggi solari al fine di accumulare energia solare, trasformala in energia termica e quindi riscaldare l’acqua calda al fine di immetterla nella rete domestica per renderla disponibile all’utente finale.

Un impianto solare termico è formato da diversi componenti ognuno dei quali con una ben precisa funzione all’interno del meccanismo complessivo. In particolare, vi è un pannello solare anche detto collettore con il compito di catturare ed immagazzinare l’energia solare per riscaldare un fluido che a sua volta andrà a portare a temperatura l’acqua. In realtà negli impianti solari termici cosiddetti a circolazione naturale, il fluido è proprio l’acqua stessa che verrà utilizzata nell’utenza domestica.

Nell’altra soluzione il fluido è dello stesso tipo di quello usato nel radiatore dell’auto. In questo caso il fluido attraverso una tubazione idraulica appositamente progettata verrà fatto passare all’interno del serbatoio contenente l’acqua da riscaldare. L’altro componente è dunque il serbatoio detto anche accumulatore che per l’appunto ha il compito di conservare l’acqua riscaldata e renderla disponibile ogni qual volta viene richiesta dall’utente. Infine, nell’impianto solare termico a circolazione forzata vi è anche una pompa elettrica gestita da una centralina elettronica, chiamata ad incanalare il fluido verso il serbatoio.

Tuttavia con l’arrivo dei pannelli solari di ultima generazione definiti sottovuoto, il funzionamento è cambiato con indubbi vantaggi per quanto concerne il rendimento. Questo aiuta a poter installare i pannelli solari anche in zone dell’Italia come quelle del Nord, dove l’esposizione del sole non è proprio ottimale come invece succede al Sud.

I pannelli solari sottovuoto sono costituiti da tubi di vetro entro cui viene adoperata una pressione dell’aria minima per impedire che avvenga la perdita di calore sfruttando cioè il cosiddetto effetto Thermos. Infine, vi è una lamina di rame adibita all’assorbimento del calore.